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CHI PAGO' PER SAN MARCO LA LOTTA AI BRIGANTI? |
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di Angelo Fuschetto da: "FORTORE SCONOSCIUTO" - Editrice Abbazia di Casamari (FR) - 1977 |
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Anche nel nostro Comune si effettuò l'arruolamento volontario per combattere il Brigantaggio, come dalla comunicazione del Sindaco Diodoro Valente alla Prefettura di Benevento il 6-12-1863, n. 672 - Per le squadre dei volontari a piedi e a cavallo - " Al Reggente la Prefettura di Benevento affinché la S.V. vegga con quale impegno il sottoscritto e la Giunta Municipale agiscano per la formazione delle squadre dei volontari, onde combattere il brigantaggio; in esito di cui la informo che fin ora sono stati assunti al servizio quattro individui. Piaccia alla S.V. significare allo scrivente se possono recarsi costà subito, ovvero attendersi ulteriori concorrenti: ciò di riscontro alla ufficiale del 2 volgente senza numero". Il sindaco Diodoro Valente offre al Sottoprefetto le dimissioni per gli innumerevoli disagi venutisi a creare in seguito allo stazionamento di soldati nel nostro Comune: è il 20 marzo 1863: "Le calamità e le sventure patite dal nostro Municipio e dagli abitanti per causa del brigantaggio sono conosciute in tutta l'Europa; e dall'agosto del 1861 fin oggi: ricatti, furti e grassazioni di ogni maniera han pesato e pesano tuttavia sulla massa di una popolazione senza strade, senza commercio, arti, industrie e lavoro. Per la situazione topografica trovandosi l'infelice S. Marco nel centro della linea tra Benevento e S. Bartolomeo è addivenuto sede di ogni movimento delle Truppe, le quali concentrate a migliaia in queste Contrade hanno esaurito tutto e quanto vi si richiede per il di loro mantenimento e fornitura. Il Municipio, per l'incapacità dei corrieri, guide a cavallo, mezzi di trasporto pei militari e loro oggetti, olio, carboni, legna, quartieri per la Truppa qui stanziata, case appigionate per ufficiali, medicine a soldati infermi ed altro bisognevole per migliaia di soldati di passaggio e di permanenza, non può ulteriormente sottostare ad una gravezza così enorme che appena si fa compatibile con le migliori città dell'italia. A consimili durezze è congiunta l'esorbitanza che talvolta accade per parte di qualche ufficiale troppo esigente, al punto che pochissime braccia nel Municipio mi mettono nell'assoluta necessità di offrire la mia dimissione non essendo giusto che debba esser forzato ad assumere un doloroso ed impossibile compito che supera anche le forze del colosso. Siegue dal detto fin qui l'ineluttabile necessità che la S.V. proponga ed ottenga dal Governo del Re nel ramo militare i pronti ed efficaci rimedi ai mali per sommi capi accennati provvedendo a tenere di quanto le leggi della milizia che circostanze di questo Municipio esiggono nell'attualità, partendo dal dato che ove non si dispongano una fornitura per la Truppa a somiglianza di S. Bartolomeo, nè il Municipio nè gli abitanti possono esibire il benché minimo mantenimento. Frattanto per l'esito fin oggi sostenuto sembra doversene alleviare l'erario Comunale o col ripartirsi fra i Comuni della Provincia alieni a questo peso o pure assumersi dalla intendenza Militare. Ove poi riesce inutile ogni rimostranza intorno alla misera condizione in cui gemono gli Amministratori e gli Amministrati, io insisto pregando la S.V. di accettare le mie dimissioni non essendo dato a forza umana conciliare così gravi compiti". In seguito il disagio aumentò come dalla comunicazione del Sindaco al Colonnello Comandante la Zona Militare di Benevento in data 27 giugno 1863: "Lo scrivente reduce da costà ha trovato degli inconvenienti fra i suoi Amministrati per la numerosa Fanteria e Cavalleria qui stanziata che sorpassa i 350 uomini, oltre 70 cavalli ora che la mietitura dei cereali in questo paese agricolo richiama la maggior parte degli abitanti nelle case di campagna, le abitazioni sono chiuse e mancano gli alloggi a quelli che non possono allogarsi nei quartieri già occupati. Se la S.V. lo ritiene opportuno potrebbe diminuire la guarnigione destinandola a S. Giorgio La Molara, a Molinara, comuni vicini e che ad ogni movimento si avrebbe pronta la forza. Interessa piu' che la S.V. spedisca qui un incaricato per la somministrazione dei foraggi ai cavalli, mentre sopraluogo si pratica la paglia corta e non lunga, come si vorrebbe ed il fieno di lupinello ora raccolto non si presta troppo bene. In fine la S.V. provegga nel miglior modo che stima conducente, conciliando il bene ed il servizio con la situazione degli Amministrati e degli Amministratori". Negli anni 1861-65 il Comune dovette provvedere al vettovagliamento di compagnie e squadroni militari quivi stanziati per il Brigantaggio, come si evince dalla lettera di contabilità che il Sindaco nel 1869 inviò al Ministro della Guerra il 22 gennaio 1869, n. 64 - Al Ministero della Guerra - Contabilità trasporti e somministranze fatte ai distaccamenti di passaggio: "Codesto Ministero con dispaccio del 30 agosto n. 8252 Divisione casermaggio e trasporti, sez. 5, si pronunciava favorevole a questo Municipio pel rimborso delle somministranze fatte alle Truppe di passaggio o perentoriamente stanziatevi dal 1861 al 1865 inclusivi. Quantunque per le vicende politiche del 1861 come V.E. conosce, il Municipio venne spogliato per seguito incendio di rivoltosi, di ogni documento municipale e per conseguenza di ogni guida pratica amministrativa civile e militare, pure se ottenne nella redazione della contabilità in parola alle norme generali all'uopo emanate per l'indennizzo delle spese all'occorrente erogate. Il sottoscritto nell'interesse del Municipio e perché venisse al più presto finalizzato un lavoro tutt'ora pendente, osa pregare la bontà e la giustizia di V.E. perché non solo voglia compiacersi disporre che il Comune si abbia copia dei Regolamenti relativi alle somministranze dovute alle Truppe di passaggio nei Comuni, ma altresì ordinare ai capi dell'esercito qui appresso indicati di spedire i duplicati dei buoni rilasciati nelle sottoscritte epoche dai rispettivi distaccamenti per quanto riguarda le somministranze tutte a ciascun di esse fornite, mentre essendo stati chiesti a detti corpi ufficiali direttamente, han fatto sentire di non poter rilasciare documento di sorta, senza ordine ministeriale:Cavalleggeri Monferrato: 2° squadrone, dal 14 giugno al 6 luglio 1863: Piazze alloggio ufficiali, Piazze alloggio ai bassi ufficiali e soldati, Piazze scuderie cavalli ed altro compreso i foraggi, lume e fuoco; Idem: 6° squadrone, dal 25 settembre al 6 novembre 1863 -idem, idem; Cavalleggeri di Lodi: 4° squadrone, dal primo novembre al 31 dicembre 1868, come sopra; Idem: 5° squadrone, dal 10 al 27 ottobre 1864, idem, idem; Secondo Regg. Fant.: 14 Compagnia, dal 4 febbraio al 19 maggio 1863: Piazze alloggi ufficiali, Piazze alloggi bassi ufficiali e soldati: olio, paglia, legna ed altro; Ventesimo Regg. Fant.: 13 Compagnia, dal 10 al 28 luglio 1863, idem, idem; Ventesimo Regg. Fant.: 16 Compagnia, dal 19 al 23 febbraio 1864, idem, idem; Ventisettesimo Regg. Fant.: 16 Compagnia, dal 20 febbraio al 13 marzo 1863, idem, idem; Quarto Regg. Bersaglieri: 6° Battaglione, dal 15 giugno al 6 luglio, idem, come sopra; Sessantunesimo Regg. Fant.: 16 Compagnia, dal 24 al 31 ottobre 1863, idem, idem; Idem: dal giorno 10 gennaio al 22 febbraio 1864, idem, idem; Idem: dal 24 febbraio al 16 aprile 1864, idem, idem. (Dalle lettere uscite dalla Segreteria Comunale il 22 gennaio 1869, n. 64)". |
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