TASSO

Meles meles

classe: MAMMIFERI - ordine: CARNIVORI - famiglia: MUSTELIDI

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Corpo robusto, solo apparentemente goffo, con collo grosso, testa appiattita con occhi piccoli, muso allungato e appuntito, coda corta, zampe brevi, ma forti, con piedi dotati di unghioni adatti allo scavo.
La pelliccia , non molto folta, è nera brizzolata di bianco sul dorso e nera su gola, petto e arti, bruna sul ventre, bianco sporco ai lati della coda. La testa è bianca con due bande longitudinali nere che la percorrono dai lati del muso ai lati del collo comprendendo occhi e orecchie. Questo disegno bianco e nero rende il tasso inconfondibile e gli dà un aspetto simpatico: la sua dentatura è più di onnivoro che non da carnivoro, con canini poco pronunciati e molari appuntiti. IL tasso è comunque un animale che si fa rispettare, tanto che il suo unico nemico naturale è il lupo e deve guardarsi solo dagli attacchi dei grossi cani randagi. Il tasso conduce una vita prettamente notturna: trascorre la giornata nella tana e esce al tramonto, dopo aver trascorso alcuni minuti sulla sua imboccatura come per verificare la situazione circostante fidandosi soprattutto dell’olfatto che la sua vista è piuttosto corta. E’ infatti molto sospettoso e può condurre vita solitaria, anche se in autunno e nell’epoca degli amori parecchi individui possono vivere insieme nella stessa tana. Questa ha di solito una articolazione molto complessa, con una rete di gallerie che collegano diverse camere che possono raggiungere i 6 metri di profondità e svariati sbocchi sull’esterno, tra le radici degli alberi o sui pendii più scoscesi, ma sempre in direzioni ben diverse in modo da poter seminare eventuali inseguitori. Le camere della tana vengono imbottite con muschio, erba e foglie, una di esse è destinata all’accumulo delle feci dei piccoli nei primi giorni di vita, ma per il resto vengono regolarmente pulite, ampliate e mantenute regolarmente dal tasso che talvolta deve difendere la sua proprietà dalle volpi che tentano di appropiarsene. Si arrampica su tronchi abbattuti o rocce, ma non di più, è socievole, ma talvolta conduce anche una vita solitaria: per la ricerca del cibo percorre itinerari ben precisi e sicuri per scoprire, con l’aiuto dell’olfatto qualcosa da mangiare, anche sotto terra. Marca il proprio territorio con le secrezioni della ghiandola anogenitale, dall’odore di muschio, e con le feci. In inverno il tasso non cade in letargo, ma dorme per lunghi periodi abbassando molto il suo metabolismo e consumando le scorte di grasso accumulate nel corso dell’estate.

scheda a cura di Fioravante BOSCO