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LA GUARDIA NAZIONALE

di: Carmine Porcaro - da: "Ceppaloni tra cronoca e storia (876-1962)" Edizioni Spazio 2000, Napoli, 1982

 

[...] ... A Ceppaloni, in quegli anni, sono di stanza due Compagnie della Guardia Nazionale, la sesta e la settima. Ne veniamo a conoscenza attraverso la lettera che il Sindaco Valerio Catalano invia, in data 22 aprile 1865, al Prefetto di Benevento: "Oggetto: Graduati della G.N. - Ripetendo alla autorevole nota emarginata (6 aprile 1865, n. 4094), chi scrive si fa l'obbligo di alligare alla S.V. i quadri trasmessi riempiti delle prescritte nozioni. Con stima e considerazione".

Ecco il quadro della 6° Compagnia:

- Capitano Parente Francescantonio fu Giuseppe - Proprietario;

- Luogoten. Polcari Egidio di Domenico - Geometra;

- Luogoten. Bosco Nicola fu Cosmo - Notaio;

- Sottoten. Francione Cosmo fu Nicola - Proprietario;

- Sottoten. Francione Luigi di Francesco - Proprietario;

- Sergente Bosco Nicola di Giuseppe - Proprietario;

- Sergente Fiorillo Giuseppe fu Ferdinando - Calzolaio;

- Sergente Rauccio Carlo di Luca - Proprietario;

- Sergente Francione Fortunato di Giuseppe - Proprietario;

- Sergente Rossi Francesco di Matteo - Proprietario;

- Sergente Porcaro Giovanni di Francesco - Proprietario;

- Caporale Barone Serafino di Antonio - Proprietario;

- Caporale Mernone Giuseppe fu Domenico - Proprietario;

- Caporale Bosco Pasquale fu Cosmo - Proprietario;

- Caporale Francione Raffaele di Francesco - Proprietario;

- Caporale Porcaro Gennaro fu Nicola - Proprietario;

- Caporale Rossi Pellegrino fu Matteo - Proprietario;

- Caporale Porcaro Saverio fu Mattia - Proprietario;

- Caporale Iasiello Nicola di Giuseppe - Proprietario;

- Caporale Barone Cosmo fu Giampiero - Proprietario;

- Caporale Francione Fedele di Giuseppe - Proprietario;

- Caporale Donisi Domenico fu Carmine - Proprietario;

- Caporale Maselli Federico fu Vincenzo - Calzolaio;

- Caporale Foriere Maio Pasquale fu Giuseppe - Proprietario.

L'elenco dei graduati della 7°Compagnia comprende:

- Capitano Martino Luca fu Vincenzo - Proprietario;

- Luogoten. Martino Vincenzo fu Domenico - Proprietario;

- Luogoten. Izzo Agostino di Orlando - Proprietario;

- Sottoten. Parente Emanuele di Angelo - Proprietario;

- Sottoten. Testa Carmine di Filippo - Proprietario;

- Sergente Lizza Carmine fu Gennaro - Proprietario;

- Sergente Testa Francesco fu Michele - Proprietario;

- Sergente Catalano Camillo fu Giosuè - Proprietario;

- Sergente Catalano Raffaele di Aniello - Proprietario;

- Sergente Parente Giustino fu Angelo - Proprietario;

- Sergente Miranda Cosmo fu Francesco - Proprietario;

- Sergente Foriere Testa Pellegrino di Filippo - Proprietario;

- Capitano Foriere Parente Nicola di Antonio - Proprietario;

- Caporale Pepicelli Giacomo di Carmine - Proprietario;

- Caporale Catalano Federigo di Aniello - Proprietario;

- Caporale Manno Angelo di Nicola - Perito;

- Caporale Martino Giosuè fu Michele - Proprietario;

- Caporale Lonardo Antonio fu Pasquale - Proprietario;

- Caporale Parente Aniello di Serafino - Proprietario;

- Caporale Tranfa Gioacchino di Girolamo - Proprietario;

- Caporale Lonardo Angelo di Pietro - Proprietario;

- Caporale Parente Luca fu Michele - Proprietario;

- Caporale Izzo Pasquale di Orlando - Proprietario.

Non mancano gli incidenti. Eccone uno, segnalato al Prefetto di Benevento dal Sindaco Catalano in data 7 ottobre 1865:

"Si partecipa alla S.V. che il giorno 3 corrente Pasqualina Tolomeo venne ferita con colpo di pietra da Emmanuele Porcaro di Ceppaloni, e che nel giorno seguente nella borgata S. Giovanni Luigi Parente e suo figlio Fedele vennero feriti con vari colpi di baionetta da Gioacchino Tranfa, a cui si aggiunse proprio il cognato Antonio Parente. Accorsero molte persone ed Agostino Izzo ed Emmanuele Parente Uffiziali della G.N. con parecchi Militi, e per puro spirito di deferenza, a quanto si assicura, non arrestarono i feritori, questi intanto cacciati dalla mala coscienza vagano ora per le campagne armati di scure. La S.V. dirà che con indugio si riferiscono questi fatti, ma ciò dipende dal perché i Signori Uffiziali della G.N. benché avvertiti da lunga mano non si curano di rappresentarli al sottoscritto, e bisogna da altri attingere le notizie necessarie".

Nello sfogo finale del Sindaco Catalano è tutta l'inquietudine per lo scarso spirito di disciplina della Guardia Nazionale, poco incline a tenere in conto gli scopi istituzionali del Corpo; e, d'altra parte, non pochi sarebbero gli episodi di cronaca nera legati ai Signori Uffiziali di cui poc'anzi abbiamo riportato le generalità. Troppo spesso, nella condotta di questa gente, è presente ed operante il più stretto personalismo. Proprietari e professionisti, qualche artigiano sono i graduati; i comuni mortali sono rimasti truppa o semplicemente "bracciali e zappatori" come il nostro omonimo fucilato alla schiena. Il brigantaggio è tentativo di rivoluzione a sfondo sociale, prima che adesione più o meno entusiasta ai sogni di restaurazione di Francesco II qui arrivati per interposte persone e certamente molto attutiti e deformati. In questo contesto di faticosissimo assestamento opera anche il capo-brigante Pietro Catalano, indiscusso antesignano della moderna industria del sequestro di persona a scopo di estorsione........

 

Archivio Parenti: Decreto di nomina delle cariche della G.N.:

"Francesco II - per la grazia di Dio Re del Regno delle Due Sicilie, di Gerusalemme cc., Duca di Parma, Piacenza, Castro cc., ec., Gran Principe ereditario di Toscana cc., cc., ec., L'Intendente di Principato Ulteriore, vista la Legge provvisoria de' 5 luglio 1860 sulla istituzione della Guardia Nazionale, viste le terne formate dal Decurionato del Comune di Ceppaloni per la nomina delle cariche della G.N. del Comune suddetto

PROVVEDE:

Art. I - Sono nominati: Capo Compagnia: D. Francesco Parenti; Capi plotoni: D. Giov. Sellitti, D. Valerio Catalano; Capi sezioni: D. Giovanni Lizza di Paolo, D. Nicola Bosco, D. Carmine Pepicelli e D. Orlando Izzo;

Art. 2 - Il Sindaco del suddetto Comune è incaricato della esecuzione del presente provvedimento. Avellino il di 13 Agosto 1860.

L'Intendente: Illeggibile".

Archivio comunale

....... non mancano, peraltro, le note di merito; Francescantonio Parenti, con lettera del 10-5-1866, fu incaricato dal Prefetto di Benevento di ispezionare tutte le caserme della G. N. del Mandamento di Benevento; sempre Francescantonio con Decreto Reale n. 60 del 10 Agosto 1876 a firma Nicola Ciampa, da Napoli, venne nominato Conciliatore del Comune di Ceppaloni; risulta avere aiutato Vito Porcaro e Giuseppe Miranda, fuorusciti da Ariano, a procurarsi due passaporti per far ritorno a Napoli (Lettera del 10-10-1872); nell'Archivio Parenti numerosi sono gli attestati di elogio per questo comandante efficiente segnalatosi, insieme ai congiunti Onofrio e Giuseppe, come uno dei liberali più fattivi e convinti.

...... Lo scadimento della G.N. di Ceppaloni caratterizza essenzialmente la 7° Compagnia. Per quanto riguarda la 6° il discorso pare obiettivamente diverso. Dal carteggio Parenti una dichiarazione a firma del Sindaco Giuseppe Parenti: "30 Dicembre 1860 - ...dichiara che i suoi amministrati, di cui segue elenco, furono mantenuti a spese del sig. Parenti D. Francesco e Sellitti D. Giovanni ed altri per molto tempo anche prima di insorgere e finché non fu ordinato dal Governatore della Provincia Signor De Santis di ritirarsi le Bande insurrezionali, altrimenti si sarebbero trovati sotto le armi". E questo è l'elenco: Gioacchino Tranfa di Girolamo; Giuseppe Mernone fu Domenico; Giuseppe De Matteo fu Sebastiano; Raffaele Lizza fu Lorenzo; Giovanni Porcaro di Francesco; Giuseppe Barone di Antonio; Costantino Testa fu Michele; Carmine Pipicelli fu Francesco; Pasquale Bosco di Cosmo; Giustino Mazzeo di Nicola; Raffaele Maio fu Angelo; Mario Martino fu Celestino; Giosuè Martino fu Celestino; Domenico Donisi di Carmine; Francesco Cobelli di Giacomo; Giuseppe Francione e Pasquale Penna fu Mattia. A proposito di Giuseppe Francione è da notare che, mentre era militare nella Colonna Mobile Nazionale subì un furto in casa; questo indusse il Maggiore - Capo dello Stato Maggiore Angelo Santoro a far tenere al Sindaco una severa censura. La lettera è del 14-9-1860 e mette ancora una volta in risalto la figura del Comandante della G. N. di Ceppaloni, Francescantonio Parenti (ci fosse stato lui, dice Santoro, il furto non sarebbe certamente avvenuto).......

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