Veniamo ad appagare l'impazienza vostra di conoscere i particolari dei festeggiamenti svoltisi anche quest'anno in onore della Madre Celeste, della quale tutti siamo devoti.

verdeggianti colline, conservate tuttora intatto nel vostro cuore d'Italiani il ricordo di questi sparsi casolari ove imparaste a pronunziare il caro nome di mamma.

La festa dell'Immacolata splendore e luce di Divinità non poteva meglio abbinarsi con quella della prima accensione della luce elettrica nel paese, e perciò abbiamo dovuto ritardare il tutto di un mese circa, affinché potessimo avere il grande onore di vedere in mezzo a noi S.E. il Senatore Arturo Bocchini, il grande paesano, come Egli stesso ama talvolta chiamarsi, per manifestargli tutta la nostra gratitudine per aver, con il Suo Grande autorevole interessamento tradotto in realtà quello che ero stato finora un nostro sogno.

Tuttavia per non interrompere la costante tradizione che dedica la seconda domenica di maggio alla Vergine Immacolata, questo giorno fu solennizzato ugualmente con la festa religiosa.

Nelle sere precedenti si svolse il novenario e il mattino del 14 maggio, nella chiesa artisticamente addobbata dal noto Curcio di Bonito, tra fiori, ceri e incenso, si celebrò la S. Messa cui assisté il popolo tutto con gran fede e devozione.

A sera la Benedizione solenne, ed a chiusura della giornata, una breve processione.

Il 10 e 11 giugno, poi, festa civile e religiosa. Il sabato ebbe luogo una grandiosa processione per tutte le vie del paese, tra musiche ed inni. Il mattino della Domenica, dopo la Messa solenne, il dottor Letizia da Ospedaletto ha tenuto un elevato e dotto panegirico, alla fine del quale interpretando i sentimenti di gratitudine e di amorosità che il paese nutre per voi, cari lontani, con commosse parole, cui ha fatto eco tutto il popolo, ha invocato sul vostro capo la santa benedizione della Gran Madre Celeste.

Il programma del tardo pomeriggio, e della sera è stato tutto in onore dell'ospite illustre. Erano presenti tutte le Autorità della nostra Provincia, il Prefetto, il Questore di Avellino, ed altri, venuti per ossequiare il Senatore Arturo Bocchini. Dopo aver visitato la nostra frazione, quando appena calavano le ombre della sera, S. Eccellenza è salito sul palco, e, tra l'aspettativa trepida e commossa dell'enorme folla, in un silenzio quasi religioso determinato dall'evento che si compiva ha premuto un bottone e come per incanto, fasci potentissimi di luce hanno fugate quelle tenebre che da tanti anni gravavano sui nostri casolari. Il silenzio è rotto, scrosciano gli applausi, vibranti le invocazioni al Duce fondatore dell'Impero, e lagrime di commozione brillano negli occhi dei più vecchi. La piccola Mazza una delle figlie del nostro Segretario Politico ha porto, a nome della Gioventù Italiana del Littorio locale, meravigliosa nelle smaglianti divise e nel perfetto inquadramento, al grande Ospite ed a tutte le Autorità il benvenuto ed i più vivi ringraziamenti.

Subito dopo ha parlato il nostro Segretario Politico, in nome di tutto il paese ricordando come per il personale intervento del Senatore Bocchini sia stata rapidamente risolta una questione che si trascinava da anni insoluta, e che nessuno dei passati governi democratici aveva avuto mai il coraggio di affrontare. Ringraziava infine il Grande Ospite per l'autorevole benevole interessamento svolto per la risoluzione di questo vitale problema e del grande onore che ci concedeva per essersi degnato venire a vedere nei nostri modesti casolari i fedeli di ieri, i fedelissimi di oggi, domani e sempre.

L'Ospite Illustre si è degnato rispondere a lungo magnificando il nostro diuturno tenace, e fecondo lavoro, la nostra secolare fede: lavoro e fede che meritavano l'attenzione del Regime Fascista. Ha comunicato l'elargizione fatta dal Duce di L. 10.000 per concorso alla spesa d'impianto della luce elettrica in Cucciano, e si è fermato ancora a parlare, quasi a discorrere, col popolo in ascolto sino a tarda ora.

Dopo un ricevimento in casa del Cav. Alfredo Mazza, e l'audizione di pezzi di musica scelta, dalla casa di Gaetano Mazza, S. Eccellenza e le Autorità hanno assistito ai fuochi artificiali, nei quali hanno profusa la loro arte i noti artisti Borrelli da S. Martino Sannita e De Blasio da Ceppaloni.

La giornata stupenda e densa di eventi non ha avuto termine qui. Dopo la partenza di S. Eccellenza alla volta di S. Giorgio del Sannio salutato da una fantasmagorica fiaccolata, il popolo tutto, con la musica in testa, si è riversato nella Chiesa ove ha cantato le lodi della Vergine e ha effuso i propri sentimenti di fede. In questa semplice e solenne cerimonia, noi vi sentivamo più che mai vicini con lo spirito, inginocchiati con noi ai piedi della Vergine SS. a ringraziarla per la Sua visibile protezione e ad implorare nuove grazie.

Con profonda commozione noi vi stringiamo tutti in un fraterno abbraccio che vi esprime il nostro grande affetto ed i nostri ringraziamenti per il contributo che con spontanea generosità, avete offerto per la riuscita della magnifica festa la cui data ed il cui ricordo resteranno stampati nei nostri cuori in eterno perché le generazioni che muoiono diranno a quelle che nascono la magnificenza di essa. Un particolare ringraziamento rivolgiamo infine a Lepore Cosimo, che nel giorno della festa ha voluto a mezzo di telegramma, far giungere, tramite il Segretario politico, a tutto il paese l'espressione della sua gioia e del suo compiacimento per la grande battaglia combattuta e vinta.