LA COMMISSIONE PROVINCIALE

PER LA REPRESSIONE

DEL BRIGANTAGGIO

1.Un sussidio di L. 100 dal fondo provinciale, ed un vitalizio annuo di L. 160 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Francesco Di Biase di Cusano per essere stato barbaramente ucciso dai briganti nel giorno 11 Marzo 1863 il suo figlio Pasquale Giuseppe, e mancandoci perciò l'unico sostegno.

2. Un vitalizio annuo di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Giuseppa Cozzi di S. Giorgio La Montagna per essere stato ucciso dai briganti il marito, che colle sue industrie era l'unico sostegno della moglie, e di tre teneri figli.

3. Un vitalizio annuo di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Concetta Romano di Casalduni per esser morto il marito combattendo i reazionari d'Isernia.

4. Un annuo vitalizio di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli ad Anna Maria Lepore di Casalduni per essere rimasta povera: morto il marito Rosario de Angelis combattendo i reazionari di quel Comune il giorno 10 Agosto 1861.

5. Una pensione annua di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Michele Baccari di Benevento per esser morto il figlio Francesco caporale delle guardie mobili, combattendo i briganti nel Luglio del 1861.

6. Un premio di L. 200 dal fondo provinciale ad un individuo, che fece catturare un brigante.

7. Un sussidio di L. 100 dal fondo provinciale a Domenico Lepore di S. Giorgio La Montagna, nella notte del 6 Gennaro corrente anno ferito dai briganti, e reso inabile al lavoro per diverso tempo.

8. Un sussidio di L. 250 sul fondo provinciale a Marcarelli Gabriella di Paduli e una pensione annua di L. 360 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli per esser morto il marito Antonio d'Alessandro Sotto-Tenente di quella Guardia Nazionale nel giorno 20 Febbraio 1863 combattendo coraggiosamente la banda Schiavone, ed essere rimasta in uno stato miserabile, gravida e con nove figli quasi tutti di tenera età.

9. Un sussidio di L. 100 sul fondo provinciale a Mariantonia Gagliardo di Cerreto per essere stato ucciso il marito di lei dai briganti nella notte del 9 Gennaro1863.

10. Un sussidio di L. 300 dal fondo provinciale a Giuseppe Iampietro di Foiano per aver fatto sorprendere dalla Guardia Nazionale tre briganti nel giorno 11 Maggio 1863, de' quali uno fu preso, e per essergli stata incendiata la masseria nella notte del 13 detto mese restando vittima di quelle fiamme tutti gli animali che si aveva.

11. Un sussidio di L. 200 dal fondo provinciale a Domenico Facchiano di Foiano, il quale indicando nel giorno 11 Maggio 1863 ad un drappello di Guardia Nazionale, che mosse contro i briganti le posizioni da occuparsi ne venne uno catturato, e per essergli stata incendiata la Masseria nella notte del 13 dello stesso mese, perdendo con la stessa tutti gli animali da lavoro, e scampando dalle fiamme a stento il figlio di lui, restandone ferito.

12. Un sussidio di L. 200 a Maria Vincenza Facchiano da Foiano per essere stato ucciso dai briganti il marito solo perché era G.N. perdendo con lo stesso il sostegno di lei, e di 5 teneri figli.

13. Un sussidio di L. 100 a Pellegrino di Maria di Circello per curarsi le ferite riportate dai briganti nel giorno 9 Giugno 1863.

14. Un sussidio di L. 150 dal fondo provinciale, ed una pensione annua di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Filomena Maiorano vedova di Giacomo Fiscarelli di Circello, per essere questi morto combattendo i briganti nel giorno 9 Giugno 1863, e con lui aver perduto il sostentamento di lei, e di due teneri figli.

15. Un sussidio di L. 100 a Luigi Pilla di Benevento per essere morto il suo primogenito Gaetano Guardia Mobile nell'Agosto 1861 combattendo coraggiosamente i briganti in Circello, ed aver perduto nello stesso il soccorso per lui e per la sua numerosa famiglia.

16. Un sussidio di L. 100 dal fondo Provinciale a Pellegrino di Maria di Circello per non essergli bastato a curare le ferite riportate dai briganti nel giorno 9 Giugno 1863, l'altro sussidio già accordatogli.

17. Un sussidio di L. 200 dal fondo Provinciale, ed una pensione annua di eguale somma sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Donato Marucci di Montesarchio per essergli stata incendiata la casa rurale, ed essere rimaste vittime di quello incendio il vecchio suo padre, e due giovani figli.

18. Una pensione annua di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Michelangelo Verdura di fragneto Monforte per esser morto il figlio Francesco combattendo i briganti nel giorno 9 Giugno 1863.

19. Una pensione annua di L. 150 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Nicolina Ricchetti di Circello per esser morto il marito di lei Eliseo Ferrara nel giorno 9 Giugno 1865 combattendo i briganti.

20. Un'annua pensione di L. 200 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli a Luigi Cavuoto da Benevento per esser morto il figlio di lui Gaetano combattendo valorosamente da Guardia Mobile i briganti nell'Agosto del 1861.

21. Una pensione annua di L. 150 sul fondo della Cassa Centrale di Napoli ad Angelamaria Mascia di Colle perché il suo marito Giorgio Petti combattendo i briganti nel giorno 21 Luglio 1861 restò morto.

22. Una pensione annua sul fondo della Cassa Centrale di Napoli di L. 200 a Giovannina Paolucci-Tatavitti di Circello per esser morto il marito di lei Giuseppe Tatavitti Tenente di quella G.N. combattendo i briganti nel giorno 20 Febbraio 1863.

23. Una pensione annua sul fondo della Cassa Centrale di Napoli di L. 150 a Vincenza Imbelli di Paduli, per esser morto il marito di lei Francesco Russo combattendo i briganti nel giorno 20 Febbraio 1863.

La Commissione suddetta interessa tutti i Sindaci e tutte quelle persone della Provincia, presso cui sono depositate somme a pro dei danneggiati dal brigantaggi di venirle, o mandarle al più presto a versare presso questo Cassiere Provinciale.