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ZONA MILITARE DI BENEVENTO E MOLISE |
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Circolare Operativa alle truppe |
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COMANDO GENERALE |
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DELLA ZONA MILITARE DI BENEVENTO E MOLISE |
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L'assenza della banda Caruso, la quale è ridotta a termini tali da non più ispirare apprensioni, né alle autorità, né alle popolazioni, m'induce a profittare della tranquillità, in cui trovasi la parte orientale e meridionale di questa Provincia, per intraprendere delle generali perlustrazioni sul Taburno, nella Valle dell’Isclero, nella Valle del Calore e sui monti del Cerretano; a questo scopo mi fo ad emanare la seguente Circolare, la quale altro non addita che le norme generali, secondo le quali le truppe dovranno agire; s'intende quindi che spetta a ciascun Comandante di forza di riempire le lacune della stessa, secondo che le località, o le circostanze additeranno al militare criterio di lui. 1. Ogni distaccamento uscirà giornalmente in perlustrazione dal punto assegnatogli come stanza, partendo la mattina all'alba, e rientrando un'ora dopo tramontato il sole. 2. Il servizio di perlustrazione verrà in ciascun distaccamento diviso in due mute: cioè metà dell'intera forza perlustrerà dall'alba al mezzodì, l'altra metà dal mezzodì a fatta sera. 3. Nei distaccamenti al di sotto dei 70 uomini ciascuna metà sarà divisa in due parti, che nell'istessa ora perlustreranno in direzioni diverse; nei distaccamenti al di sopra dei 70 uomini ciascuna metà verrà divisa in tre, o quattro frazioni; così si avranno tre o quattro colonne, che contemporaneamente saranno in movimento in diversi sensi. 4. Il numero ristretto dei briganti, infestanti la Valle del Calore, la Valle dell’Isclero, ed i Monti del Taburno e del Cerretano, permettono la prescritta riduzione delle forze, la quale offre il vantaggio di moltiplicare le colonne, che sarebbero molto poche, se ad ognuna si volesse assegnare un’intera, o mezza compagnia. 5. La perlustrazione, che giornalmente ognuna colonna eseguirà per sei ore continue, muterà natura a secondo del terreno, delle notizie e dei casi imprevisti: in generale però le colonne in movimento dovranno perquisire le masserie, visitandone le parti più recondite, perlustrare i boschi e fare riposi, mettendosi in appiattimento in quei punti, che lo studio del luogo additerà opportuni. 6. Spetta ai comandanti di distaccamento lo stabilire il giro e le operazioni di ciascuna colonna appartenente alla propria truppa; essi le regoleranno in modo che le stesse masserie siano perquisite anche più volte al giorno. 7. Ogni comandante di colonna è non solo autorizzato, ma anche nell'obbligo di arrestare tutte le persone, che, incontrate sul suo cammino o nelle masserie, desteranno sospetti. Detti arrestati al termine delle sei ore di perlustrazione verranno condotti alla sede del distaccamento, ove dopo la riconoscenza delle autorità Municipali saranno rilasciati, o tradotti in Carcere. 8. Il precedente articolo reclama quindi una scrupolosa visita passata ai viandanti, per vedere se portano armi, o carte compromissive. 9. Ho dato ordini acciò le scafe cessassero di servire al transito del Calore, perciò il passaggio del fiume dovrà solo eseguirsi sui ponti già esistenti. I comandanti dei distaccamenti, prossimi al Calore, per rendere proficua tale mia determinazione, saranno in dovere di occupare giorno e notte con posti militari detti ponti, non che quei luoghi stimati guadabili. 10. Alle guardie ai ponti incombe il dover osservare i passeggieri, arrestando i sospetti ed opponendosi con la forza al transito dei briganti, qualora inseguiti cercassero passare. Sulle guardie alle scafe ed ai guadi pesa la responsabilità di qualsiasi passaggio, che in opposizione degli ordini dati potesse succedere. 11. Visti a distanza i briganti, il comandante di una colonna dovrà muovere con la massima sollecitudine in persecuzione di essi, e seguirli senza interruzione sino a che gli riesce di stare sulle loro tracce. Cammin facendo egli farà degli spari onde dare l'avviso alle altre colonne e distaccamenti, che disseminati nella zona delle nostre operazioni dovranno accorrere, e così possibilmente accerchiarli. 12. Il numero dei briganti che compongono le comitive del Cerretano e montagne adiacenti è assai limitato; però siccome le operazioni si estendono su tre ordini di montagne, così potrebbe succedere, che due o tre piccole comitive riunite costituissero un numero abbastanza superiore a qualche colonna in movimento; datosi tale caso il comandante la forza prenderà una posizione difensiva, avvisando le vicine colonne a mezzo spari (anche se non venisse aggredito), ed a mezzo di corrieri i vicini distaccamenti. 13. Giornalmente tutti gli Ufficiali dovranno uscire, ciascuno alla testa di una colonna, regolandosi questo servizio in modo tale che ad ogni ripresa vi sia almeno un ufficiale. 14. Mi risulta che sovente i briganti inseguiti nei boschi, nelle montagne e nelle masserie trovano ricovero nei paesi; a riparare a questa possibilità i Signori comandanti di distaccamento dovranno stabilire col concorso dei Sindaci e Capitani di G .N. tale una polizia attiva al punto di essere a giorno di tutto il paese, ove essi hanno stanza. 15. L'associazione della G.N. colla truppa, contro il brigantaggio a piedi, può risultare sommamente utile, mentre essa dà a chi comanda persone conoscitrici dei luoghi e degli abitanti, non che forza maggiore per l'azione: in conseguenza di ciò i Signori comandanti di distaccamento si concerteranno coi Sindaci e Capitani della G .N., acciò assieme ai quali deve sempre stare un cittadino intelligente e fidato. 16. Lo stesso paese può accogliere forze diverse; in simile eventualità i comandanti le stesse si metteranno di comune opinione sulla ripartizione del terreno, e quindi eseguirà nella zona, quanto viene prescritto nella presente circolare, dovendo così essi riguardarsi come costituenti distaccamenti diversi. 17. Gli scontri e le novità di urgenza mi verranno immediatamente riferite al mio Quartiere Generale con corrieri. Le relazioni poi delle operazioni giornaliere e delle notizie generali dovrà spedirmi ogni mattina all'alba. 18. Il rapporto sul servizio di perlustrazione dovrà essere dettagliato; in esso saranno specificate le colonne costituenti le due riprese, il numero dei componenti ed il nome degli Uffiziali e Sotto Uffiziali comandanti le stesse, il cammino fatto, gli agguati, le perquisizioni, gli arresti e le notizie raccolte. 19. Sino a nuovo avviso il mio Quartiere Generale è in Cerreto. 20. Non ho bisogno di fare appello all'attività ed all'energia dei Signori Ufficiali, essi nelle ultime operazioni ne fecero prova con somma mia soddisfazione e con grande vantaggio del paese, che oggi gode dei frutti delle loro fatiche e dei loro sacrifici. La durata delle perlustrazioni, che vanno ad intraprendersi, dipende dallo scopo più o meno presto raggiunto; dunque è all'attività spiegata con intelligenza ed energia dai comandanti le diverse colonne che si deve dimandare un po' di quiete per queste truppe da sì lungo tempo affaticate. Non fo parola di ricompense e di rigori; ognuno sa che sono oltremodo portato a vedere premiato il valore, l'intelligenza, il buon volere, come pure non transigo a fronte dell'inerzia e del difetto d'iniziativa. Benevento il 24 Novembre 1863 |
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Il Maggior Generale Pallavicini |
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