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COMUNE DI BENEVENTO

Lettera Sindaco di Benevento

 

..... La situazione deplorevole ed umiliante di questa provincia va cangiandosi in meglio. Lo spirito pubblico si rialza, ed i volontari accorrono animosi ad iscriversi nei ruoli delle squadriglie, ed i tristi si veggono scorati per le misure di rigore messe in esecuzione contro i manutengoli del brigantaggio. Se questi rigorosi provvedimenti eccezionali sono stati oggetto di critica per taluni, noi francamente ci affrettiamo a dichiarare che costoro non seppero scendere sino ai nostri contadini, ne vedere sino a qual punto i borbonici, i clericali ed i tristi si fossero resi pazzamente audaci nei loro campioni, i briganti. La crescente corruzione delle masse, il sangue cittadino versato a tutta libidine, e i danni incalcolabili che tuttavia si soffrono richiedevano un riparo, al quale non potevano giungere le leggi di una società che vivesse in uno stato normale. Si comprende del pari che i violenti rimedii a gravi mali non fruttano la salute se non quando vengono apprestati da mani abili. A che pare che V.E. inviò in questa provincia il signor generale Pallavicini. E il sottoscritto, interprete dei sentimenti dell'universale, si fa il dovere di esprimere all'E.V. le più sentite azioni di grazie.

30 settembre 1863

il sindaco di Benevento

 

 

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