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IL BRIGANTAGGIO AD ANDRETTA E DINTORNI |
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Sequestri di persona nel brigantaggio postunitario |
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di Carmine ZICCARDI |
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Pubblicato su VICUM-Periodico trimestrale MAR-GIU-SETT 2000 |
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da: http://digilander.libero.it/acomar/brigantaggio.htm |
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CONDIZIONAMENTI PSCICOLOGICI |
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I l popolo vive continuamente nella paura. "Dopo mezzogiorno il mio padre", Francesco Di Guglielmo, visto che non era ancora arrivata la figlia Maria Teresa, manda "mio fratello Carmine a domandare la mia sorella e al suo ritorno sentii che diceva col mio padre che vicino al paglaio dietro un muro si trovava un cavallo ed uno individuo". Alla domanda di chi potesse essere costui, il genitore risponde: "Chi sono sono, zappa e zitto", rivela Maria Di Guglielmo contadina di Andretta di anni 13. E ancora, "allorquando il mio fratello Carmine venne ai piani e disse al mio padre che vicino al nostro pagliaro v'era un individuo col cavallo gli rispose: mena la zappa che quello è lo stesso padrone". Le donne sono spesso oggetto di abusi da parte dei briganti. Sei donne, infatti, mentre tornano dal lavoro dei campi, il 30 luglio 1863, vengono disonorate dagli uomini delle bande riunite di Crocco, Schiavone e Caruso nelle masserie di Piano Rinaldo (1). L'episodio di Calitri chiarisce molto bene la situazione. "Questa volta però i calitrani opposero alla banda rubelle viva resistenza, cosicchè ne arrestarono parec chi. Crocco col resto dè suoi seguaci fuggì in Iscalunga nel tenimento di Atella, e colà, attaccato in mille guise, quella trista compagnia fu quasi interamente distrutta, parte uccisa in conflitto, parte spenta con fucilazione ordinata in consigli militari subitanei, e parte ristretta in prigione. In S.Andrea ne furono fucilati quattro, e tra essi il sedicente maggiore Michele Larotonda. Le sue rivelazioni diedero molta luce nè fatti della cospirazione conchiu sa in S. Andrea, del pari che imponenti furono le rivelazioni di Leonardo Grosso di Avigliano, altro brigante arrestato in Rapone, il quale esplicitamente confessava aver l'arcivescovo chiamata la banda in S. Andrea" (2).NOTE (1) Archivio di Stato di Avellino, Prefettura, cari. 1, fase. 32. (2) Processo a carico di Mons. D. Gregorio De Luca, Arcivescovo della Diocesi di Conza e Campagna, ed altri per la cospirazione ed attentati contro la sicurezza dello Stato del 1861 - Cenno storico - Archivio di Stato di Avellino, Gran Corte Criminale, Busta 85 |
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