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IL BRIGANTAGGIO AD ANDRETTA E DINTORNI |
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Sequestri di persona nel brigantaggio postunitario |
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di Carmine ZICCARDI |
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Pubblicato su VICUM-Periodico trimestrale MAR-GIU-SETT 2000 |
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da: http://digilander.libero.it/acomar/brigantaggio.htm |
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BRIGANTAGGIO E CAMORRA |
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P er paura molti cittadini non accusano esplicitamente i briganti. Anche fra gli appartenenti alla Guardia Nazionale o tra i personaggi pubblici di vari paesi vi sono gravi sospetti di illeciti. Molti di essi sono, infatti, sottoposti ad indagini e alcuni vengono anche arrestati. Pochi individui, definiti nella documentazione visionata "mascalzoni", non sono considerati favoreggiatori dei briganti ma piuttosto veri camorristi che, con la scusa del brigantaggio, alimentano il terrore e assoggettano località intere. Si pensa che in alcune comunità non vi sia il brigantaggio ma la camorra. "L'origine e la sostanza del Brigantaggio... sta unicamente nella Camorra: nemmeno l'idea credo che in quel paese vi sia mai stata...". Qualche autorità avanza l'ipotesi che per "portare il totale mutamento del paese e togliere la Camorra, ...sia l'immediato scioglimento di quella Guardia Nazionale...". Il capitano della Guardia Nazionale di Andretta, Domenicantonio Miele "diffese mia figlia innanzi al delegato quattro mesi orsono assicurandogli che era una buona ed onesta figlia conoscendola da molto tempo essendo stata anche al suo servizio", dichiara la mamma di Rosa D'Ascoli, Margherita Terlizzi (1). Infatti, "La mia figlia temeva l'arresto" che poteva ordinare il Delegato "per il fatto dichiarato sopra riguardante l'incontro che ebbe nel mese di maggio col copobanda Pasquale Di Tore allias Callarulo mentre lavorava per conto di Giovanni Terlizzi mentre io so" invece, che il Delegato "non l'aveva mandata a chiamare da quattro mesi a questa parte", proprio per l'intervento del capitano, "e credo che questa sia solo una scusa per andarsene ita ed abbandonare la famiglia abbenchè non gli avessimo fatte il minimo dispiacere e la sua fuga mi resta misteriosa".NOTE (1) Rosa D'Ascoli fu difesa dall'avv. Miele, capitano della Guardia Nazionale. Rosa (Maria) nata il 1° settembre 1847 alle ore 20 in casa propria da Angiolo, di anni 34, contadino, e da Margherita Terlizzi di anni 23, contadina. ACS TMG, b. 12, f 149. |
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