LE LAPIDI DEI BRIGANTI

RICORDANDO L'ECCIDIO DI PONTELANDOLFO

a cura del Cap. Alessandro Romano

Il paese martire simbolo della devastante conquista piemontese

L'ECCIDIO DI PONTELANDOLFO E CASALDUNI

 

 

 

Il 14 agosto del 1861 si consumò uno dei più efferati eccidi che la storia italica abbia mai conosciuto. Quello che fecero altri eserciti invasori alla nostra gente sbianca di fronte alla crudeltà ed alla spietatezza che la soldataglia piemontese riservò alla popolazione di questo antico paese del Sannio. Ricordiamo con commozione, raccapriccio e sdegno i tristi eventi di una storia ancora celata dalla vergogna dei vincitori. I sabaudo-piemontesi massacrarono, depredarono, e ridussero alla fame, alla disperazione ed alla emigrazione una Nazione antica, feconda e felice, considerando carne da macello e "beduini della peggiore specie" migliaia di contadini, pastori, donne, vecchi e bambini. Pontelandolfo attende ancora le scuse, la pietà ed il risarcimento morale da quei fratelli cattivi di un'Italia matrigna che non ancora ha preso le distanze dai delittuosi fatti del 1861. Il 14 agosto è un giorno di lutto per tutti i Meridionali, è il nostro giorno della memoria, è il giorno in cui si commemorano tutti i civili uccisi dai piemontesi, per ordine dei Savoia, nei bombardamenti e nei roghi dei loro paesi, è il giorno in cui si ricorda che c'è una ferita profonda ancora aperta, una ferita sanguinante che impedisce al cuore ed alle menti di un Popolo massacrato, umiliato ed offeso, di sentirsi pienamente partecipe di una nazione che continua a volere ignorare una storia fatta di dolore, di disperazione e di morte che da 144 anni attende di essere scritta nei libri di scuola.

 

 

 

 

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