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INTENDENZA DI CAPITANATA

Lettera Circolare ai Sindaci riportante integralmente un foglio del Ramo di Polizia del Dicastero degli Interni

 

 

 

 

n° 8206

 
 

23 settembre 1860

 
 

Molti sbandati disertando il Campo in Capua o lungo il transito che dalle Calabrie facevano per la Capitale, hanno cercato di far ritorno nelle proprie famiglie.

Havvi senza dubbio tra essi molti che amanti dell’ordine ritornano pacificamente a riprendere le proprie abitudini.

Ma ella non ignora la disciplina che sventuratamente hanno ricevuto i soldati in quartiere dal passato governo.

La rapina, la devastazione, il saccheggio è tutto ciò che informa il cuore di alcuni sotto la voce di attaccamento.

Se le azioni sono la manifestazione dei propri sentimenti è chiaro che quando individui così fatti sciolti del cingolo militare, e renitenti ad ogni esercizio di arte o mestiere per procurarsi la loro sussistenza, dovranno di necessità scorazzare la campagna ed operare contro l’ordine e la sicurezza individuale e della proprietà altrui per provvedersene.

La Polizia dovrebbe prevenire i disordini, ed occuparsi di tutto ciò che potrebbe compromettere la tranquillità, l’ordine e la sicurezza.

Ella senza opprimere non deve certamente non occuparsi opportunamente di certi elementi che per se stessi sono compromissivi alla tranquillità ed impedire le perturbazioni e le conflagrazioni.

Uomini a portar armi avvezzi ad una vita civile, che preferiscono l’ozio alla vita operosa, senza rendita, certo che saranno piante parassite che dovranno vivere sulle fatiche e sulle altrui proprietà, ed infestando le campagne minacceranno la sicurezza e l’ordine pubblico.

La vigilanza riuscirà agevole ed efficace quando viene fatta in ogni comune dove sono domiciliati tali individui. La prevenzione contro ogni possibile reato sarà opportuna senza aspettare che essi uniti in campagna potrebbero servire a mene reazionarie.

E’ però che Ella, Signor Intendente, stabilirà provvisoriamente per ogni Comune una Commissione costituita dal Sindaco Presidente, dal Comandante della Guardia Nazionale, e dal Decurione di ultima nomina. La Commissione si riunirà prontamente, e farà uno stato di tutt’i soldati che hanno fatto ritorno in patria. Indicherà i loro nomi, condizione, età, stato di salute e loro occupazioni.

Proporrà i provvedimenti a darsi per quelli oziosi, affinché non potessero scorrere la campagna, e delinquere. Dovrà sorvegliare i loro passi sotto la sua responsabilità, e riferire all’Autorità di Polizia appena che si assentino dal loro Comune.

Le stesse misure si adotteranno dalla Commessione per gl’individui appartenenti alle già disciolte squadriglie, e per tutti i vagabondi.

 
     

 

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