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AIROLA

Rapporti sullo spirito pubblico alla vigilia dell'unità d'Italia

da "Il Collegio Uninominale di Airola" di Raffaele Caporuscio, 1997

I rapporti sullo spirito pubblico erano redatti dal giudice regio del circondano ed erano diretti o all'Intendente della Provincia o alla Direzione di polizia a Napoli. Generalmente riguardavano sei "categorie": opinioni politiche, condotta dei compromessi politici, voci sull'andamento del governo, sentimenti preponderanti verso il Real Governo, costume pubblico, osservanza dei regolamenti di polizia soprattutto intorno alla santificazione dei giorni festivi.

Airola li 31 maggio 1854

Al Sig. Orazio Massa - Direttore della polizia - Napoli

Sono pochi coloro che volsero a sperare un nuovo reggimento governativo; l'estesissima maggioranza lasciata libera nei propri desideri è stata sempre amica dell'ordine, della quiete e divota alla Persona del nostro Augusto Sovrano. È pertanto che i passati compromessi politici vivono ai loro affari tutto e per tutto. Nulla avvi da osservare circa l'amministrazione comunale. Il costume pubblico èmediocre agguardato nel suo generale. Vi è qualche doglianza per talune donne che vivono vita perduta per le quali si sono usate diverse volte e con la possibile prestezza le misure del carcere; ma non potendosi detenere per sempre, rimesse in libertà, riprendono la loro via. Ed intanto sono i scogli incontro ai quali si perde la prima giovinezza e come sento i fighuoli di poca età. Si fanno voti che vadino altrove. La religione è rispettata ed i regolamenti di polizia eseguiti.

Il giudice graduato di prima classe

Vincenzo Mataluni (1)

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Airola li 3.7.1854

È costante il desiderio di vivere quieto, onde si pone fiducia nella fermezza del Real Governo e protetto nel giusto suo slancio il sentimento di attaccamento per il lodato Real Governo, si conserva con interesse. I sorvegliati sono tranquilli, né si dice di loro. Rilevo però che Domenico D'Ambrosio di Arpaja non rispetta troppo il dovere di stare in patria ed egli è tristo ed è preinteso che recandosi qui tal fiata à discorsi, si vede in pubblico con l'altro attendibile don Simone Supino, ai quali è diretto opportune avvertenze. Rendo qui ragione dei provvedimenti adottati dal sig. Intendente Demarco sui miei rapporti circa la vita perduta di talune donne. La religione è rispettata ed i regolamenti di polizia eseguiti.

Il giudice regio di prima classe

Vincenzo Mataluni (2)

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Un matrimonio a sorpresa di manzoniana memoria finito male

Airola li 15 maggio 1855 (3)

Il Sig. Intendente Demarco della Provincia à rimosso gli inconvenienti di tal costume, disposto la cancellazione dal ruolo di questa Giunta Urbana di don Giovanni Mango che vive con la concubina Raffaella Borrelli ed è chiamato in paese "il satiro", sottoponendosi ad obbligo di ben vivere, con farne sorvegliare la condotta. Chiamò in vigilanza don Pietro Aceto. Ciò per ora.

Il giudice graduato di prima classe

Vincenzo Mataluni

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Airola li 22 giugno 1855 (4)

Al Sig. Direttore della Polizia generale in Napoli

Per l'adempimento dei propri doveri, mi do l'onore umiliare trascrivendo alla Superiore Sua Autorità un ufficio che con pari data diriggo. Questa mattina il parroco don Ferdinando Fuccio (5) dando la benedizione al popolo in fine messa, si son presentate presso l'altare in un istante Angelo Mauro di Paolisi e Rosa Fuccio di Antonio di qui e àn contratto matrimonio clandestino. La giovine è di bassa condizione, figlia di capraio. Mauro è di famiglia civile. Il parroco è corso da me a darmene notizia vocalmente, per farmene rapporto ufficialmente con i dettagli che si competono. In quanto a me tradurrò a giudizio correzionale i due sconsigliati giovani.

Il giudice graduato di prima classe

Vincenzo Mataluni

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Airola li 3 luglio 1855

La condotta dei passati settari è lodevole, giusta i rapporti che quasi giornalmente esiggo dai miei capiurbani. Angelo Mauro à riportato la condanna di due anni di prigionia e la donna quella di vivere in ritiro per la durata stessa giusta la sovrana disposizione.

Il giudice graduato di prima classe

Vincenzo Catalano (6)

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Airola il dì 20,2.1857

Al Sig. Direttore del Ministero

e Real Segreteria di Stato della Polizia Generale in Napoli.

Opinioni politiche: ritienesi che la pace di cui abitualmente si gode, non sarà per essere alterata per qualsiasi estranea cagione;

Condotta dei passati compromessi politici: Nel corso del passato mese gli attendibili in politica non àn richiamato sul loro conto sfavorevoli osservazioni da potersi adottare loro carico speciali misure per parte della polizia;

Costume pubblico: Il costume pubblico è stato tollerabile né vi sono state sorgenti di pubblico scandalo da richiamare l'attenzione della polizia;

Osservanza dei regolamenti della Polizia: in generale sono stati osservati i regolamenti di Polizia, compresi quelli relativi alla santificazione delle feste e se alcuno si è fatto a trasgredirli è stato prontamente richiamato alla osservazione dei regolamenti stessi;

Il regio giudice

Antonio Manganella (7)

 

NOTE

(1) ASN, Alta Polizia, fascio 68, fascicolo 1625.

(2) Ibidem.

(3) ASN, Alta Polizia, fascio 71, fascicolo 1977.

(4) Ibidem.

(5) Ferdinando Fuccio di Marco e di Maria Bernardo, nato il 2.12.1789, dal 1828 fu parroco di S. Donato. Morì il 29.11.1871.

(6) Ibidem.

(7) ASN, Alta Polizia, fascio 71, fascicolo 1857.

 

 

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