FABBRICA DI COLTELLI LITICI A MORCONE

Nel 1908 L'antropologo Abele De Blasio scoprì una fabbrica di coltelli nella zona di Morcone. Anche in molte località italiane furono trovati avanzi di lavorazione litiche credendo che veramente ci fossero state officine nell'epoca della pietra. La pietra (selce) veniva consegnata agli artigiani di quell'epoca che la trasformavano in armi o utensili, chiedendo in cambio pelle di mammiferi o altre materie prime. Questi oggetti furono acquistati da un morconese per conto del reverendo padre Giordano. Nel contenitore dove furono trovati c'era un foglio con la scritta "questi coltelli furono trovati in Morcone mentre si eseguivano i lavori della ferrovia Benevento - Campobasso, essi erano stati racchiusi in un rozzo vaso di terracotta e ne furono trovati meno di una cinquantina, alcuni furono distrutti dagli operai. Inoltre furono rinvenuti nella stessa località solo schegge, ritenute scarti di lavorazione. Furono trovati dei rognoni di selce, alcuni dei quali manifestavano le visibili tracce della lavorazione".

Sono stati ritrovati solo cinque dei coltelli, ricavati dalla stessa pietra, (selce), la loro lunghezza media è 180 mm mentre il coltello più lungo misura 200 mm mancante della punta ed è uno tra i più rozzi. Gli altri coltelli sono lunghi uno 60 mm e gli altri due 150 mm. Già nell'epoca antica i coltelli venivano ben lavorati. Si usano molti tipi di selce e gli utensili che si ottenevano dal nucleo erano lunghi e molto regolari specialmente nel periodo neolitico per il distacco dalla selce si usava la tecnica della percussione.

 

Nelle foto: - Coltelli di Morcone -